Su Gerusalemme Strategie per il controllo dello spazio urbano

Su Gerusalemme

Strategie per il controllo dello spazio urbano

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Gerusalemme è il cuore del conflitto israelo-palestinese? O forse parlare di una «Gerusalemme Est» e di una «Gerusalemme Ovest» non ha più senso, dal momento che Israele pare aver definitivamente «annesso» l’altra metà? Secondo alcuni osservatori, il governo del territorio rappresenta una delle armi principali di una guerra «a bassa intensità» con cui ciascuna parte cercherebbe di consolidare la propria superiorità demografica e influenzare le opzioni in gioco, in vista dei negoziati finali. Si può dunque parlare di una città «normale»? In un contesto etnicamente e geopoliticamente diviso, in cui persino il nuovo treno metropolitano diventa oggetto del dibattito politico tra due gruppi nazionali che si scontrano nella pianificazione e nell’esperienza quotidiana della città, è possibile pensare a forme di convivenza tra comunità, che ne assicurino la coesistenza, il governo e lo sviluppo, traghettando Gerusalemme nel XXI secolo? In questa raccolta di saggi, alcuni tra i più illustri architetti, artisti e storici esperti di Medio Oriente spiegano come la regolare coabitazione tra i diversi gruppi all’interno della «Città Santa» rappresenti un effettivo strumento di tutela delle loro reciproche ragioni e dei loro diritti e quindi una concreta possibilità di pace durevole.

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Sull'autore

Aa. Vv.

Paolo Bolognesi (Monghidoro, 1944) Deputato, è presidente dell’Associazione tra i familiari delle vitti­me della strage del 2 agosto e dell’Unione tra le vittime di tutte le stragi (Piazza Fontana, Brescia, Italicus, Bologna, Treno 904, Firenze via dei Georgofili). Roberto Scardova (Luzzara, 1946) Giornalista, ha lavorato per «l’Unità», per la redazione bologne­se della Rai ed è stato inviato speciale per la testata Tg3. Si è occupato delle indagini e dei processi sulle stragi e su tutti i fatti di terrorismo.

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