Abbiamo rovinato l'Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato

Abbiamo rovinato l'Italia?

Perché non si può fare a meno del sindacato

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Il lavoro sta cambiando. I mutamenti della geografia del lavoro a livello mondiale e le trasformazioni del sistema produttivo che la quarta rivoluzione industriale porterà richiedono un sindacato in grado di cambiare e di avere “nostalgia del futuro”. Svolgendo una critica sincera dei limiti del sindacato odierno e rivendicando le scelte compiute dalla sua organizzazione nelle difficili vertenze affrontate nel corso della crisi, il segretario dei metalmeccanici della Cisl propone la propria idea di un sindacato come “luogo pubblico delle aspirazioni dei giovani” e di tutte le generazioni. Un luogo aperto, orientato alla partecipazione, pragmatico, lontano dagli estremismi, in grado di anticipare – grazie allo studio, a un impegno costante e a una visione del futuro – le evoluzioni della realtà.

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Sull'autore

Marco Bentivogli

46 anni, è Segretario generale della Fim Cisl dal 2014. È stato responsabile del Network Giovani Metalmeccanici Cisl e segretario a Bologna e ad Ancona, e poi regionale delle Marche. Nel 2008 è entrato nella Segreteria nazionale. Si è occupato di gran parte dei settori industriali metalmeccanici e, durante la crisi, di difficili vertenze, quali Alcoa, Lucchini, Ilva, Ast, Whirlpool-Indesit.

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