Sassofoni e pistole
Storia delle relazioni pericolose tra jazz e romanzo poliziesco
Franco Bergoglio
Cosa unisce Andrea Camilleri, Raymond Chandler, Michael Connelly, James Ellroy, Giorgio Faletti, Patricia Highsmith, Stephen King, James Patterson, Georges Simenon, Carlo Lucarelli, Jean Claude Izzo, Cornell Woolrich, e molti, molti altri? Elementare, Watson: gli oltre trecento scrittori approfonditi in questo volume hanno introdotto del jazz nei loro romanzi noir. A volte con grazia, a volte a sproposito; con una frase buttata al vento, o per pagine intere. Ma cos’è che rende jazz e letteratura poliziesca così assonanti? Pensate a un detective che si muove negli anfratti del mistero cercando indizi: questa figura eccezionale, razionale e insieme romantica protagonista di uno sforzo solitario nel creare verità da elementi preesistenti, non somiglia in modo straordinario al jazzista? Oppure, prendete la figura dell’investigatore privato: indolente, mai pienamente accettato dalla società eppure acuto nell’osservarla, rilassato come un Maigret nel lasciare che la soluzione si dipani da sola, o impetuoso come Mike Hammer nel buttarsi a capofitto dentro la storia, improvvisando. Non sono forse i due approcci più comuni del jazzman verso la materia musicale, verso l’indagine che compie del brano? Detective e jazzista non suonano forse la stessa canzone? È uno standard risaputo, un canovaccio sul quale si improvvisa, come l’ennesimo delitto di cui si conoscono contorni e circostanze, ma non il colpevole. Sassofoni e pistole racconta, dunque, la storia della musica preferita dagli autori di thriller di ieri e di oggi; di sparatorie a ritmo swing, detective che si esercitano al sassofono invece che con la pistola, cantanti platinate e ispettori fanatici di Miles Davis. Una raccolta di memorabilia un po’ folle, comprendente scrittori, artisti, libri e canzoni.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Collana
Sull'autore
Franco Bergoglio
Saggista, scrittore. Collabora con numerose riviste e siti. Ha scritto Jazz! Appunti e note del secolo breve (Costa & Nolan, 2008) e Magazzino Jazz (MobyDick, 2011). Suoi contributi sono comparsi nei volumi collettivi La comunicazione politica (2001), Jazz e comunicazione (2006), Machiavelli teorico delle crisi (2014). Il suo blog è www.magazzinojazz.it.