Jazz e cinema, due fenomeni, due arti, due linguaggi che hanno attraversato burrascosamente il ventesimo secolo per proiettarsi, con immutata forza creatrice, nel secolo nuovo. Due forme espressive e artistiche coeve – nascono quasi simultaneamente – da intendersi quali grandissimi fenomeni del nostro tempo, perché in poco più di cent’anni hanno compiuto sul piano evolutivo un’accelerazione non paragonabile a quella delle altre discipline. Ma jazz e cinema non condividono soltanto questi aggiustamenti da studi teorici o da categorizzazioni archetipe: il rapporto più o meno diretto tra loro, con reciproche influenze, per quanto poco manifeste, e ancor meno evidenziate da ricerche, analisi o metodologie, risulta invece alquanto costruttivo e stimolante. Un terreno di studi, appunto, sostanzialmente inesplorato, se non in questo profondo e innovativo studio che torna in libreria in edizione ampliata e aggiornata. L’argomento di questo libro riguarda soprattutto il cinema che si impadronisce del jazz e non viceversa; e proprio perché il cinema si dedica al jazz in svariatissime maniere, il testo di Michelone ne scruta – a parte all’inizio l’esaustivo compendio storico – una in particolare, ossia i film che hanno per contenuto il jazz medesimo sotto forma di fiction e di documentario, con le storie vere, false, romanzate, fantasiose, realistiche di musicisti autentici, inesistenti, credibili o immaginari.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
352 -
Collana
Sull'autore
Guido Michelone
È docente di Storia del Jazz e di Storia della Popular Music al Corso di Laurea in Musica Jazz presso il Conservatorio Vivaldi di Alessandria e Professore di Storia della Musica Afroamericana al Master in Comunicazione musicale dell’Università Cattolica di Milano. Dal 1999 scrive di musica sul quotidiano «Il Manifesto». Con Arcana ha pubblicato i volumi Ticket to Write, Il Jazz-film, Il jazz e le arti e Il jazz e le idee.