La crisi economica ha riportato in primo piano le differenze sociali, riproponendo l’antica questione della disuguaglianza come occasione mancata della democrazia. Solitamente attribuita alle scelte sbagliate della politica economica e alla liberalizzazione della finanza, la disuguaglianza economica affonda senz’altro le sue radici nella crisi di banche e governi, ma anche nelle mutate relazioni sociali. La globalizzazione ha livellato le differenze tra le nazioni, avvicinando i Paesi emergenti a quelli più avanzati, ma aumentando le differenze interne. Da una parte si tende al riconoscimento delle diversità, dall’altra si diffonde la disuguaglianza, con effetti sociali devastanti. Il libro di Carlo Bordoni propone un’analisi delle implicazioni a breve, medio e lungo termine del fallimento della promessa di uguaglianza.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
96 -
Collana
Sull'autore
Carlo Bordoni
Si occupa di Sociologia dei fenomeni politici e dei processi culturali, ha insegnato alle Università di Napoli e Firenze. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Stato di crisi, con Zygmunt Bauman (Einaudi, 2015), Interregnum. Beyond Liquid Modernity (Transcript, 2016), Immaginare il futuro (Mimesis, 2016) e Stato di paura (Castelvecchi, 2016). Scrive per la rivista «Prometeo» e per «la Lettura» del «Corriere della Sera».