Leonard, Cristina, Miriam, Rhiam sono studenti delle superiori, e sono gli scomparsi. Sebbene non si sia mai parlato tanto di scuola quanto nei mesi di lockdown, gli adolescenti in quanto tali, senza i loro abiti di alunni, non hanno avuto la stessa attenzione mediatica dei fratelli minori; anzi, si sono semplicemente volatilizzati dalla vita collettiva. Giuseppe Grattacaso, insegnante e poeta, seduto a un immaginario ultimo banco insieme ai suoi studenti, racconta delle loro speranze, paure e incertezze nella scuola ai tempi della maturità con la mascherina, dell’insegnamento confinato nei tablet e nei pc. Una scuola traballante e impaurita che si è ritrovata protagonista delle cronache nazionali, riscoprendosi luogo dell’incontro e della crescita, dal quale si vorrebbe fuggire per poi averne nostalgia. Foto di classe invita a non lasciare che nel dibattito pubblico, tutto concentrato su sicurezza e distanze, si perda l’occasione di ripensare le modalità di insegnamento, di riflettere su quello che la comunità scolastica avrebbe dovuto essere nell’era pre-Covid, ma soprattutto su ciò che potrebbe ancora diventare.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
80 -
Collection
About the author
Giuseppe Grattacaso
È nato a Salerno nel 1957 e da molti anni vive a Pistoia, dove insegna Lingua e letteratura italiane in un liceo linguistico. Ha pubblicato i libri di poesia Devozioni (1982), Se fosse pronto un cielo (1991), L’attimo dopo (2003), Confidenze da un luogo familiare (2010), La vita dei bicchieri e delle stelle (2013). Con Il mondo che farà (Elliot, 2019) ha vinto il Premio Prestigiacomo e il Premio Pisa ed è stato finalista al Premio Frascati.