
Il disco natalizio è una scelta obbligata per un artista in crisi creativa che ha bisogno di tenere a bada i fan – e i discografici più pressanti – in una fase delicata della propria carriera (ammesso e non concesso che ne abbia una). Questo almeno è ciò di cui tutti sono convinti. Ma è davvero così? È possibile che, dalla nascita della discografia a oggi, tutti gli holiday album che ciclicamente trovano spazio nelle classifiche di tutto il mondo siano solo fumo negli occhi? The Sound of Christmas vuole sfatare questo mito, perché se è vero che molti di questi lavori sono tutt’altro che imprescindibili, è altrettanto vero che sarebbe scorretto ridurre pubblicazioni come we three kings delle Roches o the bells of dublin dei Chieftains a mere operazioni commerciali prive di ambizioni artistiche. Suddivisa in dieci categorie con relativi codici QR per accedere a delle playlist dedicate, l’opera rappresenta una piccola guida all’ascolto per chiunque voglia avvicinarsi a uno dei repertori più divisivi dell’industria musicale.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
144 -
Collana
Sull'autore
Gabriele Marangoni
Si avvicina alla musica nel 1989 e si iscrive al corso di Composizione del Conservatorio di Mantova nel 2000, partecipando a vari progetti di rilievo, tra cui la trascrizione di due album di Fabrizio De André – fabrizio de andré (1981) e le nuvole (1990) – per conto della fondazione del cantautore genovese. Mentre si laurea in Architettura al Politecnico di Milano, approfondisce gli stili musicali moderni, svolge attività didattica presso le accademie Lizard di Brescia, Verona e Mantova, e si distingue come tastierista, spaziando dal rock progressivo al funk, esibendosi sia in Italia sia all’estero. Dal 2015 fa parte della redazione di Metal.it.