La tradizione ci ha restituito Spinoza come il filosofo che più di chiunque altro ha messo in tensione la libertà individuale e la sovranità dello Stato. In quest’opera monumento Étienne Balibar svela l’illusorietà di una tale rigida dinamica degli opposti, offrendoci un’affascinante chiave di lettura che lega a doppio filo il pensiero spinozista con la politica del suo tempo e con le domande di oggi sul vivere in comune. Come conciliare l’ostilità fra gli individui e la volontà dello Stato di governare la forza molteplice e instabile delle masse? La nozione di transindividualità fornisce una via di uscita al pericolo della dissoluzione della società civile, liberando l’uomo dall’isolamento e inserendolo in una significativa dinamica con l’alterità. Solo attraverso questo sforzo costante si potrà sfuggire all’homo homini lupus e far sì che la prassi politica cessi di essere dominata dalla paura reciproca e dall’oscillazione amore-odio.
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
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Sull'autore
Étienne Balibar
Filosofo francese, allievo di Louis Althusser, è professore emerito presso l’Università di Paris-X (Nanterre). Partendo da una rilettura del pensiero di Karl Marx, si è dedicato allo studio dei filosofi politici moderni, soffermandosi sui concetti di razza, cultura e identità e ha così elaborato una concezione più inclusiva della cittadinanza e della democrazia in Europa. Tra le sue ultime opere: Crisi e fine dell’Europa? (2016) e Gli universali. Equivoci, derive e strategie dell’universalismo (2018).