A causa delle politiche inefficaci adottate finora, il sistema sanitario italiano si è trasformato in un pesante onere finanziario, ha trascurato la prevenzione e aperto le porte alla privatizzazione, minando il principio dell’universalità dell’assistenza sanitaria gratuita. Strutture precarie, inefficienza e carenza di operatori sono solo alcuni degli effetti negativi generati dalle devastanti controriforme neoliberiste attuate negli anni Novanta dalla sinistra al governo. Secondo Ivan Cavicchi, il collasso strutturale del sistema non può essere risolto con misure tampone e soluzioni a breve termine. Mentre molti si propongono di “salvare” il sistema, sembra che nessuno sia adeguatamente preparato per affrontare la complessità del problema. In assenza di leader competenti e di riforme politiche strutturali, la sanità pubblica è destinata ad affondare in maniera irreversibile.
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
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Sull'autore
Ivan Cavicchi
Filosofo della medicina e sociologo, insegna presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata di Roma. Si occupa da anni di politiche sanitarie. È autore di numerosi saggi, blogger del «Fatto Quotidiano», e editorialista del «manifesto» e di quotidianosanità.it. Per i suoi studi ha ricevuto la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia dall’Università D’Annunzio di Chieti.