La tradizione del pensiero in Europa ha spesso collegato la questione della felicità a quella dello spazio, come nella metafora dei due cuori e una capanna. Altre concezioni pongono l’accento sul movimento, l’avventura, l’incontro. Ci si potrebbe chiedere se la ricerca della felicità così concepita non volti le spalle all’esperienza quotidiana di piccole felicità “malgrado tutto”, che consentono agli individui più bistrattati dal mondo attuale di sopravvivere. In questo saggio, mentre denuncia il mercato capitalista che propina costantemente ai consumatori falsi ideali di felicità, Marc Augé si interroga sui rapporti fra identità e alterità che sono al centro di tale questione, analizzando il tema dell’incontro nel mondo contemporaneo.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
48 -
Introduzione di
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Traduttore
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Collana
Sull'autore
Marc Augè
(Poitiers, 1935) Etnologo di fama mondiale, ha sviluppato un’antropologia del quotidiano basata sul concetto di non-luogo, nuovo spazio della socialità dominato dall’assenza di storia, identità, relazioni. Già direttore dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales e del Office de la recherche scientifique et technique outre-mer, è tra i pensatori più significativi e prolifici dell’antropologia contemporanea. Dell’Autore Castelvecchi ha già pubblicato Prendere tempo. Un’utopia dell’educazione (2016) e Migrazioni (2018).