Minchia di mare

Minchia di mare

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Davide vive nella borgata di una piccola città siciliana, una provincia avvolta nei suoi miseri rituali: la processione dell’Addolorata, la gara di sosia di Raffaella Carrà, le sanguisughe per i salassi, la perdita della verginità con le prostitute del lungomare. Una provincia in cui l’attualità degli anni Settanta filtra attraverso la televisione e i giornali, ma rimanendo in sottofondo, mai protagonista. Davide è un bambino prigioniero: di un’infanzia che sembra non finire mai, della vita degradata della periferia, di un padre violento che lo considera senza spina dorsale, un buono a nulla, una “minchia di mare”. Il suo passaggio dall’infanzia all’adolescenza sarà costellato da goffi tentativi di fuga dai risvolti grotteschi. Con la musicalità della lingua siciliana, Arturo Belluardo ci accompagna in uno scavo agrodolce dell’archeologia sentimentale, tra comicità e tragedia, per costruire un romanzo di formazione di grande originalità.

Dettagli libro

  • Editore

  • Testo originale

  • Lingua

    Italiano
  • Data di pubblicazione

  • Numero di pagine

    192
  • Collana

Sull'autore

Arturo Belluardo

È nato e cresciuto a Siracusa, ma vive a Roma con due donne e due gatti. Lavora alla Direzione Crediti del Banco Popolare e spesso cucina. Il suo romanzo Il ballo del debuttante è stato segnalato al Premio Calvino 2016. Le sue storie sono state pubblicate su «Lo Straniero», «Buduàr», «Succedeoggi » e «Mag O» e in antologie edite da Nottetempo e dal Goethe Institut. Nel 2015 il suo testo Scatola a sorpresa è stato portato in scena al Teatro Biondo di Palermo. Sempre a Palermo, è stato rappresentato il monologo La volta che mio padre m'imparò a volare.