Secondo quanto afferma Andrew Lycett, autorevole biografo di Kipling che studiò approfonditamente quest’opera, l’autore britannico era preoccupato per il crollo dell’impero Ottomano e per i possibili effetti sull’India, perciò decise di andare a verificare sul campo. In Egitto incontrò turisti e diplomatici, il limo del Nilo e sconfinati deserti, bazar sconnessi e animali fantastici in lunghe carovane. Nacquero così i sette reportage de L’Egitto dei maghi in cui, accanto alle esilaranti analisi geopolitiche, ritroviamo tutta la fascinazione dell’autore per il volto esoterico e magico dell’Egitto, in cui le mastodontiche statue di Abu Simbel sembrano prendere vita nella luce dell’alba e dove osserviamo l’autore intrattenersi amabilmente con un nobile egizio di 4000 anni fa.
Dettagli libro
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
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Collana
Sull'autore
Joseph Rudyard Kipling
Nacque a Mumbai nel 1865. Iniziò a scrivere giovanissimo, legando il suo nome a capolavori come Il libro della giungla (1894), Capitani coraggiosi (1897), Kim (1901) e Puck delle colline (1906). Viaggiatore instancabile, è stato autore di numerosi reportage, tra cui uno dei più significativi fu L’Egitto dei maghi, pubblicato per la prima volta nel 1914. Nel 1907 venne insignito del premio Nobel. Morì a Londra nel 1936. Dell’autore, Elliot ha pubblicato Viaggio in India (2015) e i racconti Il villaggio che votò la teoria della Terra piatta (2016) e I Janeites. Il club di Jane Austen (2017).