In questo romanzo mai pubblicato finora (il manoscritto è stato solo recentemente ritrovato dalla curatrice di questo volume) l’autrice di Piccole donne rielabora l’immaginario indiano reso popolare da Jules Verne per narrare il passato coloniale del protagonista diviso tra la nostalgia per l’Oriente e la malinconia parigina. Un ex colonnello inglese sopravvissuto alla rivolta dei mercenari Sepoy a Delhi crede di riconoscere su un palcoscenico di Parigi la fanciulla indiana che gli aveva salvato la vita. Tra audaci domatori e abili seduttrici, Alcott ci avvolge nel vortice di emozioni tipico dei suoi primi thriller, narrando la magia ma anche le contraddizioni di una società dello spettacolo seppur ancora agli albori. Ne emerge un testo di grande fascino che si snoda tra i fasti e i posticci travestimenti del teatro, il tedio e le crisi coniugali degli spettatori di una nuova modernità, alla costante ricerca di emozioni esotiche e nuovi diversivi.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
144 -
Collana
Sull'autore
Louisa May Alcott
Nacque a Germantown (Pennsylvania) nel 1832. Il suo nome è indissolubilmente legato al successo di Piccole donne (1868-69), ma prima di diventare una scrittrice per adolescenti esplorò i generi gotico, thriller, giallo e scrisse racconti per adulti. Morì a Boston nel 1888. Elliot ha iniziato un lavoro di recupero delle sue opere meno note, con le due raccolte Fiabe floreali e Una Cenerentola moderna, i racconti Il debutto di Debby ed Enigmi, e i romanzi Il fantasma dell’abate e Mutevoli umori.