Scritto intorno al 1830 da Charles Nodier (considerato da Calvino il capostipite della famiglia dei grandi scrittori-bibliotecari), Il bibliomane racconta la giornata di un bibliofilo tranquillo, in una Parigi assolata che ancora porta i segni dei drammi della rivoluzione di luglio. È l’ultima passeggiata di Monsieur Théodore, compiuta tra librai antiquari, editori e case d’aste, un cammino che con poche variazioni si potrebbe percorrere ancora oggi. L’amante dei libri, del 1841, accanto alle descrizioni del bibliofilo, delinea un futuro fosco per l’editoria: schiacciato sotto il peso dell’iperproduzione, il libro è destinato a morire. Profezie allarmate e allarmanti si mescolano ad aneddoti sul mondo del libro, tra curiosi tipi umani (tra cui il bibliofobo) e ritrovamenti avventurosi, secondo il principio per cui “meglio un libro raro che un buon libro”, in due scritti divertenti, leggeri e terribilmente pessimistici sulla sorte della lettura.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
48 -
Traduttore
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Collana
Sull'autore
Charles Nodier
Nato a Besançon nel 1780, Charles Nodier fu uno scrittore ed entomologo francese noto soprattutto per aver contribuito alla nascita del movimento romantico. Ebbe due grandi passioni: i libri e le farfalle. Fu autore tra i più prolifici della lingua francese e scrisse saggi, poesie, drammi, romanzi e racconti. Nel 1824 fu nominato direttore della Bibliothèque de l’Arsenal, carica che mantenne fino alla morte, avvenuta a Parigi nel 1844.