«Il fascino degli scritti di Blei», ha scritto Musil, «consiste nell’atmosfera. Come nel momento in cui il sole è ancora sotto all’orizzonte e il cerchio intero del cielo s’illumina». Come nel chiarore provvisorio dell’alba – in cui i colori stillati dal nero della notte si trasfondono in una tonalità indistinta – ciò che sorprende e affascina nell’universo bleiano è la prossimità delle tinte più diverse. In esso l’individuo, non più sorretto dalle rigorose certezze ottocentesche e non ancora attratto dall’anarchia della modernità, si abbandona, in una sorta di smarrimento estatico, alla confusione in cui è immerso. Come i personaggi di cui questi cinque racconti – tratti da Uomini e destini straordinari e Uomini e maschere – ci danno l’inquietante ritratto. Sospesi fra un passato volutamente rimosso e un presente che si svela soltanto nell’attimo in cui viene superato, il principe Hippolyt, Brummell, Gilles de Rais, Eliogabalo e Casanova ravvisano lo splendore dell’esistenza nella sua precarietà, nel balenio iridescente dell’istante.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
80 -
Introduzione di
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Traduttore
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Collana
Sull'autore
Franz Blei
(1871-1942) Critico letterario, scrittore, traduttore, editore, nacque a Vienna e qui iniziò gli studi filosofici, proseguendoli a Parigi, Berna e Zurigo, dove si laureò nel 1893 col filosofo Avenarius. Dopo aver soggiornato, fra l’altro, a Filadelfia, dal 1901 si stabilì a Monaco e dal 1911 a Berlino. Costretto a emigrare per la sua opposizione al nazionalsocialismo, si trasferì a Maiorca e, nel 1940, a New York, dove morì. Brillante promotore culturale, fu tra i primi a comprendere e incoraggiare l’opera di Kafka, Musil, Broch, Gütersloh e altri. Fra le sue opere ricordiamo Il bestiario della letteratura (1920).