Scritto a pochi mesi dalia morte di Frédéric Chopin, questo libro non è una tradizionale biografia, ma un intenso esercizio di ammirazione, in cui l'affetto per l'uomo e il riconoscimento del genio convivono indissolubili. Franz Liszt - amico generoso, osservatore critico e interprete appassionato di Chopin - analizza con cura le radici polacche della sua musica, ricostruisce la storia d'amore con George Sand, racconta il tormentato rapporto con il pubblico e scandisce la cronaca dell'acuirsi della malattia, mentre la membrana che separa le passioni dell'anima dall'espressione artistica sembra farsi sempre più sottile. Ed è proprio l'identificazione romantica di arte e vita, incarnata all'estremo dal compositore polacco, che costituisce il cuore del libro. Attorno a questo centro pulsante, Liszt intreccia il filo dei ricordi e dissemina le sue profonde, divaganti riflessioni sulla musica e sul processo creativo. Con una prefazione di Michele Campanella, considerato uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani a livello internazionale.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
144 -
Autore della prefazione
-
Traduttore
-
Collana