Scandalo in copertina
Censura, musica e immagini dagli anni Sessanta al nuovo millennio
Niccolò Pala
Il successo sovente attira l’invidia, che si può manifestare nelle più svariate forme: giudizi sommari e ingenerosi, critiche gratuite, denigrazione, allontanamento, negazione, censura. Quest’ultima, nata come giudizio spesso non richiesto, al giorno d’oggi è sinonimo di oscuramento, se non di (desiderata) eliminazione. Uno dei bersagli preferiti della censura è ovviamente l’arte e, in particolare, la musica: dal pop al rock, dal metal al rap, innumerevoli band e cantanti sono finiti nel mirino degli inquisitori benpensanti, vuoi per i loro atteggiamenti sopra le righe, vuoi per i testi espliciti. Ma spesso non è nemmeno necessario mettere su un disco o leggere le parole delle canzoni, a volte per rimanere sconvolti basta un’occhiata alla copertina dell’album. Il libro si propone dunque come una carrellata di copertine censurate ai più celebri dischi della seconda metà del XX secolo: a partire da Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix e Led Zeppelin, passando per Michael Jackson, Prince, Bruce Springsteen, Queen e Pink Floyd, fino ad arrivare a Red Hot Chili Peppers, Nirvana, Ice Cube e Rage Against the Machine e spingendosi fino a Black Sabbath, Van Halen, Iron Maiden, Metallica e Guns N’ Roses, la descrizione dell’immagine e il racconto dei motivi della censura sono arricchiti da aneddoti e curiosità riguardanti il disco, le canzoni e gli artisti.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
224 -
Collection
About the author
Niccolò Pala
Si è laureato in Archeologia e Storia dell’Arte, entrambe presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con due tesi sulla musica heavy metal (la prima sulle analogie esistenti tra la tragedia greca e il metal, la seconda sugli aspetti artistici connessi al metal, con particolare riguardo alle copertine dei dischi). Insegna Storia dell’Arte alle scuole superiori.