Questo luogo benedetto ci riporta alle origini, alle sorgenti dell’opera di Dio, alla nascita delle nostre religioni. Qui, dove visse Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a casa. Qui egli sentì la chiamata di Dio, da qui partì per un viaggio che avrebbe cambiato la storia». Il viaggio di Papa Francesco del marzo 2021 in Iraq – l’antica Mesopotamia, la terra del Tigri e dell’Eufrate – porta il segno del padre della fede in un solo Dio, il cui appello risuona anche nella citazione evangelica simbolo della visita: «Siete tutti fratelli». Il viaggio apostolico in un Paese a maggioranza sciita, componente fondamentale nella società irachena come in quella iraniana, ha una valenza straordinaria: come un nuovo capitolo scritto sul terreno del “Documento sulla fratellanza umana” di Abu Dhabi, la visita di Francesco ha aperto nuove prospettive per quanto riguarda il dialogo interreligioso, ma potrebbe anche essere un seme di riconciliazione per l’Iraq capace di innescare un nuovo processo politico in tutto il Medio Oriente.
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
96 -
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About the author
Luca Geronico
È giornalista di «Avvenire», dove da vent’anni lavora alla redazione Esteri. È stato più volte inviato del giornale in Iraq, dove ha documentato alcune fasi della Seconda Guerra del Golfo e, dopo l’invasione di Mosul e della Piana di Ninive da parte dello Stato islamico, ha seguito la vicenda dei profughi cristiani. Sempre per «Avvenire» ha svolto alcune campagne legate a dei progetti umanitari di FOCSIV in Iraq e nei Paesi limitrofi. Ha seguito il viaggio apostolico con un fitto programma di incontri interreligiosi con leader cristiani e musulmani, e ha percorso, con pochi giorni di anticipo, lo stesso itinerario di Papa Francesco: Baghdad, Najaf, Ur, Mosul, Qaraqosh ed Erbil.