
Già nella cultura dell’antico Egitto è possibile rintracciare un’idea di libertà intesa come possibilità di giocare creativamente con i vincoli. A partire da qui Giorello ripercorre le tappe salienti del pensiero scientifico moderno: attraverso Bruno, Galilei, Keplero, Newton e altri eminenti uomini di scienza rappresenta la tensione costante fra la libertà degli scienziati e l’autorità politica, mostrando come ogni nuova scoperta sia frutto di una riduzione dell’arbitrario nella descrizione dei fenomeni e del riconoscimento di alcuni limiti. In un audace parallelo tra scienza e politica l’Autore sottolinea inoltre il valore delle eterodossie, individuando il frutto migliore della democrazia nella capacità di opporsi a qualunque potere che si pretenda assoluto. Così il vincolo, non più imposizione che opprime, diventa lo spazio di gioco di una nuova libertà.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
48 -
Autore della prefazione
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Collana
Sull'autore
Giulio Giorello
(Milano, 14 maggio 1945) Filosofo italiano, allievo di Geymonat, ha insegnato Filosofia della scienza presso l’Università degli Studi di Milano. Si è dedicato all’epistemologia e alla storia della matematica, offrendo un contributo determinante alla diffusione della filosofia scientifica in Italia e sviluppando interessanti speculazioni sui rapporti tra etica, scienza e politica. Fra i suoi libri: Libertà. Un manifesto per credenti e non credenti (con Dario Antiseri), L’incanto e il disinganno: Leopardi. Poeta, filosofo e scienziato (con Edoardo Boncinelli), Un mondo di mondi. Alla ricerca della vita intelligente nell’Universo (con Elio Sindoni).