![L' acqua alta](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/530600/product/71eddf4559022a826478600927061574c2bef6.jpg?1588276768)
Due fantasmatici sposi attraversano una Venezia capovolta che si specchia e sconfina nei palazzi dei mercati di sale di Gerusalemme: una città che “cola dall’alto e tocca l’acqua con la delicatezza idrofila della carta”, spalancando sotto di sé un labirinto liquido e oscuro nel quale scendere: “…con la nostra / zavorra / scandagliare i canali / che (secondo gli antichi) / topografi subacquei) / sono di una profondità / infinita…”. La laguna scompare. Affonda nella cantina di una casa sepolta, dove il domestico Tanino scava cercando un passaggio per l’aldilà. Da questo imprevedibile Aleph borgesiano l’acqua comincia a defluire. Evapora. E lentamente il libro sfuma e si disarticola in un mondo di avi e di fantasmi mozartiani.