In questo breve saggio scritto nel 1932, pochi anni prima del suo arresto per attività antifascista, Leone Ginzburg racconta il rapporto affettuoso e sincero che legò, nel corso di molti anni, due tra le figure più rilevanti e peculiari dell’Ottocento europeo, Giuseppe Garibaldi e Aleksandr Herzen. Attraverso la descrizione dei rari ma significativi incontri tra due protagonisti dei moti rivoluzionari che sconvolsero l’equilibrio creato dal Congresso di Vienna e la discussione di alcuni documenti e lettere dell’epoca, Ginzburg riesce a restituire tutta la vivacità intellettuale e morale del periodo in cui si andavano formando le coscienze nazionali. Il giudizio su Mazzini, i rapporti con l’Inghilterra, le speranze del Risorgimento, il futuro dell’Italia: nelle parole e nelle riflessioni di queste due grandi personalità del passato, il giovane storico rintraccia le passioni e i sentimenti che hanno segnato alcuni dei momenti più alti della storia d’Europa e in seguito hanno caratterizzato la tradizione democratica e liberale a cui lo stesso Ginzburg sacrificò la propria vita.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
60 -
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