Nella sterminata lista delle opere di Balzac, tra drammi, romanzi, testi di critica letteraria e articoli giornalistici, ci fu spazio anche per questa Teoria del camminare, beffardo e serissimo saggio psico-sociologico sul movimento umano, nel quale il grande scrittore indossa le insolite vesti di antropologo.
L’autore della Commedia umana dedicò non poco tempo e riflessioni all’argomento, abbandonando e riprendendo il progetto diverse volte ma continuando sempre a interrogarsi sul significato profondo, e a suo dire mai sondato, delle andature belle e di quelle sgraziate.
Man mano che le sue scoperte in materia aumentavano in quantità e chiarezza (“Brrr! Le domande schizzavano come cavallette! Un eccezionale argomento!”), Balzac si convinse di essere sulla soglia di un segreto tanto oscuro quanto affascinante. “Non è davvero incredibile” scrisse “il fatto che, da quando l’uomo ha iniziato a camminare, nessuno si sia chiesto perché cammina, come lo fa, se potrebbe forse farlo meglio, cosa avviene mentre passeggia e se non esiste un modo per impostare, modificare e studiare la sua andatura?”.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
92 -
Traduttore
-
Collana
Sull'autore
Honoré de Balzac
Nato nel 1799 a Tours, è stato un romanziere, drammaturgo, critico letterario, saggista e giornalista, considerato fra i maggiori letterati della sua epoca. Scrittore prolifico, ha elaborato un’opera monumentale, La commedia umana, di cui fa parte anche Fisiologia del matrimonio. Morì a Parigi nel 1850.