Il liberale che non c'è Manifesto per l’Italia che vorremmo

Il liberale che non c'è

Manifesto per l’Italia che vorremmo

Anteprima Scarica anteprima
Vent’anni fa, caduti i muri mentali e fisici, ci dicevamo tutti liberali. Poi, in seguito alla crisi finanziaria mondiale, abbiamo cominciato a imprecare contro il mercato, la finanza e il neoliberismo. Il che è alquanto paradossale in un Paese come il nostro che è sopraffatto da lobby, corporazioni, protezionismi, e che una «rivoluzione liberale» non l’ha mai conosciuta. Tuttavia, sarebbe un errore pensare che il problema sia solo economico o politico: si tratta anche di un deficit storico di cultura liberale, che ci rende diversi dalle altre realtà occidentali. Questo libro si propone di offrire una radiografia minima e documentata di questo nostro ritardo culturale, attraverso una disamina dei settori più importanti della società. Con stile semplice ma rigoroso, gli autori dei singoli capitoli, appartenenti a diverse generazioni, accademici e non, ci accompagnano nella scoperta di quello che siamo, mostrandoci come la soluzione dei problemi può nascere solo da uno sforzo di volontà collettivo.

Dettagli libro

Sull'autore

Aa. Vv.

Paolo Bolognesi (Monghidoro, 1944) Deputato, è presidente dell’Associazione tra i familiari delle vitti­me della strage del 2 agosto e dell’Unione tra le vittime di tutte le stragi (Piazza Fontana, Brescia, Italicus, Bologna, Treno 904, Firenze via dei Georgofili). Roberto Scardova (Luzzara, 1946) Giornalista, ha lavorato per «l’Unità», per la redazione bologne­se della Rai ed è stato inviato speciale per la testata Tg3. Si è occupato delle indagini e dei processi sulle stragi e su tutti i fatti di terrorismo.

Ti potrebbe interessare