Donne esemplari Voci dal novecento letterario italiano Vol. 1

Donne esemplari

Voci dal novecento letterario italiano Vol. 1

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Tre scrittrici molto diverse tra loro, tre romanzi esemplari per la lingua, i temi e le visioni con cui hanno narrato le donne. La Parmigiana (1962) di Bruna Piatti, in cui una ragazza ironica e spregiudicata si scopre libera anche di non amare; L’adultera (1964) di Laudomia Bonanni, in cui compare una donna nuova, lavoratrice, ma ancora non affrancata dal peso dell’eredità del passato; Un quarto di donna (1973) di Giuliana Ferri, in cui si racconta il dissidio tra la militanza politica della gioventù e la vita da madre borghese. Un viaggio tra gli anni Sessanta e Settanta in Italia, un modo per rileggere e riscoprire alcune delle nostre autrici più significative di quel periodo.

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Sull'autore

Laudomia Bonanni

Nata nel 1907 all’Aquila, dove insegno alle scuole elementari, pubblico i propri elzeviri su numerosi quotidiani e riviste letterarie italiane. Con la raccolta di racconti Il fosso vinse nel 1948 il Premio per l’opera inedita degli Amici della Domenica, e nel 1950 il Premio Bagutta “opera prima”. Vinse nel 1960, con L’imputata, il Premio Viareggio. Tra gli altri suoi romanzi: Città del tabacco, Vietato ai minori, Il bambino di pietra. E scomparsa nel 2002, anno in cui le e stato intitolato il Premio Letterario Internazionale “L’Aquila”.

Giuliana Ferri

Nacque a Roma nel 1923. Durante la Seconda guerra mondiale si iscrisse molto giovane al PCI e partecipo alla Resistenza. E stata giornalista e pubblicista politica anche all’interno del partito. E scomparsa nel 1975, un anno dopo la pubblicazione di Un quarto di donna.

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