Fiume Isonzo, 1916. Durante la guerra, l’amicizia tra un cappellano di reggimento e un fante matura di giorno in giorno, unico baluardo dentro la tragedia. Ma il prete è tormentato dai dubbi: la sua fede vacilla sotto i bombardamenti, frastornata da una prostituta che il fante frequenta. Quel giovane soldato, all’apparenza blasfemo, assume i tratti sfuggenti di una creatura terrestre e angelica insieme. È un poeta che compone versi enigmatici su carte di fortuna, strane liriche che protegge nel tascapane e recita ai camerati nelle trincee. Tra azioni di guerra e il tempo sospeso delle licenze nasce un capolavoro: Il porto sepolto. Quel fante si chiama Giuseppe Ungaretti.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Andrea Pellegrini
È autore del romanzo Lettera dalla Norvegia (Fara, 2006; Premio Pontiggia) e del saggio La seduzione del classico negli anni del moderno (Helicon, 2014; Premio Firenze). Cura la collana “Occhio di bue - opere in ombra della letteratura italiana” per Edizioni Helicon.